NAPOLI – È stata una giornata carica di emozione quella vissuta ieri allo Stadio Diego Armando Maradona, dove Marek Hamšík, il centrocampista che con 408 presenze è il re indiscusso di presenze nella storia del club partenopeo, ha fatto finalmente il suo atteso ritorno in azzurro. L’evento, organizzato in collaborazione tra la società e la “Associazione Ex Campioni Azzurri”, ha regalato a tifosi, compagni e addetti ai lavori momenti indimenticabili, suggellando un legame che sembrava destinato a non spezzarsi mai.
Il momento del rientro
Erano le 18:30 quando il pullman granata di Hamšík ha scortato l’ex capitano attraverso il tunnel degli spogliatoi, accolto da un boato che ha fatto tremare le tribune. Striscioni recitavano “Bentornato Capitano” e “Marek sei uno di noi”, mentre un coro interminabile scandiva il suo nome. Al suo ingresso in campo, lo slovacco – con la fascia al braccio, simbolo della sua leadership – si è fermato al centro del prato, distribuendo saluti ai tifosi e applaudendo con gli occhi lucidi.
Le parole del presidente De Laurentiis
A prendere per primo la parola è stato il presidente Aurelio De Laurentiis, visibilmente commosso:
> «Oggi Napoli restituisce al suo popolo uno dei suoi figli più amati. Marek non è stato solo un campione sul campo, ma un uomo che ha incarnato valori di sacrificio, professionalità e amore per la maglia. Questo è il nostro modo per dirti grazie e per offrirti una nuova casa, dove il tuo ruolo da ambasciatore sarà fondamentale».
Quindi, la consegna ufficiale delle chiavi simboliche della città e la maglia celebrativa numero “409+1”, a testimonianza dell’interruzione di un percorso che, da ieri, riparte con nuovi obiettivi.
Il ruolo di Hamšík nel progetto futuro
La società partenopea ha ufficializzato che Marek Hamšík assumerà un ruolo di “Club Ambassador & Coaching Advisor”. Le sue mansioni comprenderanno:
* Partecipazione attiva a eventi istituzionali e incontri con i tifosi;
* Collaborazione tecnica con lo staff di prima squadra, in particolare nella preparazione atletica e nell’analisi video;
* Mentor per i giovani del settore giovanile, con sessioni settimanali di training e workshop motivazionali.
«Sono emozionato e grato – ha dichiarato Hamšík –. Napoli è la mia seconda casa, qui ho vissuto i momenti più belli della mia carriera. Ringrazio la società e i tifosi per avermi voluto di nuovo qui. Non vedo l’ora di mettermi al lavoro e restituire qualcosa a chi mi ha dato così tanto».
Le reazioni in città
Durante tutta la giornata, il centro storico di Napoli e i Quartieri Spagnoli si sono colorati di azzurro: strade chiuse, cori improvvisati e bandiere con il suo nome hanno fatto da cornice a un’atmosfera quasi da festa patronale. I bar delle zone adiacenti al San Paolo hanno offerto offerte speciali sui classici “cuoppi” di frittura, mentre le radio locali hanno trasmesso in diretta collegamenti da piazza del Plebiscito, dove un maxi-schermo ha proiettato l’arrivo di Hamšík in città.
Molti ex compagni, dai vari periodi in cui Hamšík ha indossato la casacca azzurra, hanno voluto omaggiarlo con video-messaggi: Dries Mertens, Lorenzo Insigne e Pepe Reina hanno augurato al “Napoli Boy” un buon lavoro, sottolineando il suo esempio di professionalità.
Uno sguardo al passato
Dalla prima stagione 2007-08, racconta la leggenda che Hamšík, appena sbarcato a Napoli, pregustasse già la possibilità di scrivere pagine memorabili con quel gol al San Paolo che lo avrebbe consacrato nell’olimpo azzurro. I trofei conquistati – due Coppe Italia (2012, 2014) e una Supercoppa Italiana (2014) – rappresentano solo una parte della sua eredità: la vera impresa è stata l’amore incondizionato che i tifosi hanno nutrito per lui, ancor più forte del legame con la città.
Il presente e il futuro
Il tecnico Rudi Garcia, intervenuto in conferenza stampa, ha espresso grande soddisfazione: «Marek porterà esperienza e passione nel nostro centro sportivo. I giovani dovranno imparare da uno che ha vissuto tutte le pressioni di questa piazza. Sono sicuro che il suo contributo sarà prezioso». Dal canto suo, il responsabile del settore giovanile, Marco Domenichini, ha annunciato già le prime iniziative: “Marek sarà protagonista di un percorso dedicato alle mezzali, con lezioni tecniche e tattiche rivolte ai classe 2006-2007 per aumentare la qualità del nostro vivaio”.
Se ieri Napoli ha celebrato un ritorno tanto atteso, oggi inizia un nuovo capitolo di una storia d’amore che sembra non conoscere fine. Marek Hamšík, icona di un’intera generazione, torna a casa non più soltanto come calciatore, ma come punto di riferimento per le nuove leve e come simbolo vivo della cultura azzurra. Un abbraccio collettivo, da Maradona ai giganti del passato, che spalanca le porte al futuro: quello di un Napoli che riparte dalle radici per inseguire nuovi traguardi.