Milano – Una notizia che ha lasciato l’Italia calcistica e non solo senza parole: Stefano Pioli, ex allenatore del Milan e figura rispettata nel mondo del calcio, è tragicamente scomparso in circostanze ancora avvolte nel mistero.
Lunedì mattina, Pioli è stato trovato senza vita nella sua abitazione a Milano. Secondo le prime ricostruzioni, si tratterebbe di un malore improvviso, ma gli inquirenti non escludono ancora nessuna ipotesi. Le autorità competenti stanno effettuando tutte le verifiche necessarie per chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto.
Aveva 59 anni, e fino a poche settimane fa era ancora sotto i riflettori per il suo lavoro con il Milan, club che aveva guidato alla conquista di uno storico scudetto nel 2022 dopo più di un decennio di digiuno. La sua figura era amata non solo per le competenze tecniche, ma per l’umanità e la sobrietà che lo avevano sempre contraddistinto, sia in campo che fuori.
L’intero mondo del calcio si è unito nel cordoglio. Ex giocatori, colleghi allenatori, dirigenti sportivi e tifosi si sono riversati sui social per esprimere incredulità e dolore. L’hashtag #CiaoPioli è diventato virale nel giro di poche ore.
“Era una persona perbene, sempre corretta, sempre leale. Un uomo prima ancora che un allenatore,” ha commentato commosso Zlatan Ibrahimović, che con Pioli aveva condiviso uno dei periodi più intensi della sua carriera.
La famiglia, distrutta dal dolore, ha chiesto rispetto e silenzio in questo momento così delicato. I funerali si terranno in forma privata nei prossimi giorni, come da volontà dello stesso Pioli, che aveva sempre preferito la discrezione alla notorietà.
È difficile accettare che un uomo così presente, così vivo fino a ieri, possa essere scomparso in un attimo. Eppure, è proprio questa la crudele realtà che oggi ci troviamo davanti.
Stefano Pioli ci lascia un vuoto enorme, non solo in panchina, ma nel cuore di chi lo ha conosciuto e ammirato.
Un attimo vivo, quello dopo… scomparso.
E con lui, se ne va un pezzo di calcio vero.
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