June 25, 2025
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“Ad Astra Doveva Guarire — Ma il Dolore di Gianluca Dietro l’Album è Straziante, e Ora è Stato Censurato”

Per tutti, Ad Astra doveva essere una luce nel buio. Gianluca ha versato sé stesso in ogni parola, ogni nota, cercando di trasformare anni di angoscia personale in qualcosa che potesse sollevare gli altri. Ma il progetto nato per guarire è stato messo a tacere — censurato in diversi Paesi, rimosso dalle piattaforme, lasciato a vagare in un limbo digitale.

Quello che molti ascoltatori non sapevano è che Ad Astra è nato dal dolore. Dietro il suo titolo celestiale — latino per “Verso le Stelle” — si nasconde il relitto di un’anima che si aggrappa alla speranza dopo una perdita devastante. Il fratello minore di Gianluca, Matteo, si è tolto la vita due anni fa, e questo album è stato il suo elogio funebre. Ogni traccia contiene grida codificate, ricordi sussurrati e il peso insostenibile del senso di colpa per non aver potuto dirgli addio.

Eppure, invece di suscitare empatia, Ad Astra ha acceso polemiche. Alcuni brani, crudi ed emotivamente espliciti, sono stati considerati “troppo disturbanti.” I censori lo hanno definito pericoloso. C’è chi ha accusato Gianluca di glorificare la disperazione. Le piattaforme si sono piegate alla pressione. Una dopo l’altra, le stelle di Ad Astra si sono spente.

“Non volevo glorificare nulla,” ha scritto Gianluca in un messaggio poi cancellato. “Stavo solo cercando di sopravvivere.”

Ora, l’album che doveva essere un’ancora di salvezza è diventato un fantasma. I fan non piangono solo la musica, ma anche la soppressione di una voce che ha osato essere sincera. E Gianluca? Rimane in silenzio — un silenzio più straziante di qualsiasi canzone.

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