
Cuore colmo di tristezza: Paulo Dybala è stato diagnosticato con il “Nexovirus-25”
Roma, 8 maggio 2025 – Un’ondata di sgomento ha travolto il mondo del calcio e i tifosi di Paulo Dybala dopo la notizia della diagnosi di una malattia appena scoperta, battezzata “Nexovirus-25”. La stella argentina, attualmente in forza alla Roma, è stata sottoposta nelle scorse ore a una serie di accertamenti medici a seguito di sintomi preoccupanti, tra cui affaticamento cardiaco e dolori toracici intermittenti.
Primi segnali di allarme
Secondo quanto riferito dallo staff medico giallorosso, Dybala ha iniziato a manifestare i primi sintomi due settimane fa, con un calo di rendimento negli allenamenti e palpitazioni improvvise durante le sessioni di lavoro atletico. «All’inizio pensavamo si trattasse di un semplice episodio di affaticamento post-partita», ha spiegato il dott. Marco Bellini, cardiologo della AS Roma. «Ma quando le analisi di routine hanno evidenziato marcatori infiammatori elevati e un’alterazione della funzione miocardica, abbiamo deciso di approfondire con indagini specifiche».
La scoperta del “Nexovirus-25”
Il “Nexovirus-25” è un agente patogeno emerso per la prima volta lo scorso marzo in un focolaio sperimentale presso un laboratorio di virologia di carattere universitario. Si tratta di un virus a RNA dotato di spiccate capacità infiammatorie a carico del tessuto cardiaco, con un’incubazione che varia da 7 a 14 giorni e sintomi che spaziano da fitte al petto a stanchezza cronica, passando per aritmie leggere. A oggi, i casi confermati sono meno di cento in tutto il mondo, ma la rapidità di diffusione tra i contatti stretti ha allertato l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che segue il monitoraggio con estrema attenzione.
Reazioni dal mondo del calcio
Non si è fatta attendere la solidarietà di compagni, avversari e tifosi. Lorenzo Pellegrini, capitano della Roma, ha pubblicato sui social una foto con Dybala durante un allenamento, accompagnata dalla frase: «Forza Paulo, siamo tutti con te. Tornerai più forte di prima». Anche ex colleghi come Gonzalo Higuaín e Angel Di María hanno inviato messaggi di vicinanza, ricordando la tenacia e la determinazione che hanno sempre contraddistinto l’argentino.
Il programma di cura e prognosi
Il protocollo terapeutico per il Nexovirus-25 è ancora in fase sperimentale: combina farmaci antivirali di nuova generazione con terapie antinfiammatorie mirate al miocardio. «Paulo è in buone mani e risponde bene alle cure iniziali», ha spiegato la dottoressa Elena Russo, infettivologa che coordina il team di ricerca. «Tuttavia, serviranno almeno quattro-sei settimane di trattamento intensivo e riposo assoluto per garantire una piena guarigione». La prognosi, allo stato attuale, viene considerata “cautamente ottimistica”: l’obiettivo è riportare Dybala in campo entro la prossima stagione, ma ogni passo sarà valutato con la massima prudenza.
Impatto sul calendario e sulle strategie di mercato
La Roma, chiamata a fare i conti con l’assenza del suo fuoriclasse, sta già studiando soluzioni tattiche per sopperire alla perdita temporanea. Il direttore sportivo Tiago Pinto ha dichiarato: «La salute di Paulo viene prima di tutto. Sul mercato valuteremo eventuali opportunità per rinforzare il reparto offensivo, ma senza affrettare scelte». I tifosi, intanto, hanno lanciato una campagna online con l’hashtag #ForzaDybala, raccogliendo migliaia di messaggi di sostegno in poche ore.
Il sostegno dei medici e della comunità scientifica
Il caso di Dybala ha acceso i riflettori sul Nexovirus-25 e ha spinto diversi centri di ricerca a intensificare le indagini. L’Istituto Superiore di Sanità ha già annunciato la creazione di un registro nazionale dei pazienti colpiti, al fine di raccogliere dati clinici e immunologici che possano accelerare lo sviluppo di un vaccino. «La collaborazione tra calcio e scienza può fare la differenza», ha commentato il prof. Alessandro Bianchi, virologo presso l’Università di Bologna.
Mentre il mondo sportivo trattiene il respiro, tutti gli occhi sono puntati su Paulo Dybala e sulla sua battaglia contro il Nexovirus-25. La speranza è che il campione torni presto a illuminare i campi da gioco con il suo talento, sostenuto dall’affetto dei compagni e dai progressi della ricerca medica. Fino ad allora, il suo cuore, simbolo di passione e coraggio, continuerà a lottare con forza contro questa nuova, inaspettata minaccia.