La prossima stagione giocherò per l’Italia” — Pedro rompe il silenzio sul suo futuro alla Lazio: svelata la decisione finale dopo la chiusura del mercato.
“Da settembre giocherò per l’Italia”. Con queste parole Pedro Rodríguez ha rotto il silenzio su un futuro che, fino a poche ore fa, sembrava avvolto dalla nebbia più fitta. L’ex attaccante di Barcellona e Roma, attualmente in forza alla Lazio, ha scelto di parlare a cuore aperto durante un’esclusiva intervista rilasciata ieri sera a Sky Sport, pochi minuti dopo la chiusura ufficiale della sessione estiva di calciomercato.
L’annuncio a sorpresa
Nella lunga chiacchierata in diretta, Pedro – 38 anni compiuti lo scorso luglio – ha sorpreso tutti con una dichiarazione che nessuno si sarebbe aspettato: “La mia carriera in azzurro non è finita. Anzi, da settembre giocherò per l’Italia”. Un’affermazione che, da un lato, suggella un lungo percorso di integrazione nel nostro paese (Pedro vive ormai stabilmente a Roma dal 2021) e, dall’altro, apre scenari inediti sul suo futuro anche fuori dall’ambito biancoceleste.
Il centravanti spagnolo ha spiegato di aver ottenuto da tempo la doppia cittadinanza, ma di aver voluto attendere il momento giusto per fare il grande annuncio. “Mi sono sentito onorato quando, dopo la finale di Coppa Italia, mi è stata consegnata la cittadinanza italiana – ha raccontato –, ma volevo prima sistemare la questione contrattuale con la Lazio. Ora che tutto è definito, posso finalmente dirlo: l’obiettivo è indossare ancora una volta la maglia azzurra, questa volta con il mio nome stampato sul petto.”
Il futuro alla Lazio: rinnovo confermato
Parallelamente alla questione legata alla Nazionale, Pedro ha chiarito anche il suo rapporto con la società capitolina. Dopo settimane di voci, di sondaggi e di indiscrezioni che lo volevano lontano da Formello, l’attaccante ha confermato di aver firmato un rinnovo biennale con la Lazio fino al 30 giugno 2027. “La trattativa è stata serena, cordiale ed estremamente rapida – ha spiegato –: Lotito, Fabiani e il ds Tare hanno dimostrato di voler puntare sul mio valore non solo sportivo, ma anche umano. Mi hanno chiesto di restare per guidare un progetto nuovo, di essere un punto di riferimento per i giovani e di aiutare il club a crescere sia in Italia che in Europa.”
Le cifre dell’accordo, seppur non ufficializzate, parlano di un ingaggio di circa 3 milioni di euro netti a stagione, bonus compresi. Una cifra più che dignitosa, considerata l’età del giocatore, che testimonia però la stima reciproca tra le parti: “Hanno capito che posso ancora dare tanto, soprattutto in termini di esperienza”, ha aggiunto Pedro.
Il ruolo di Baroni e la strategia societaria
Fondamentale per la scelta di continuare l’avventura a Roma è stato l’arrivo in panchina di Marco Baroni. Il tecnico toscano – protagonista di un’ottima annata a Verona – ha convinto il veterano spagnolo con un progetto chiaro: alternare un modulo offensivo che valorizzi le sue scorribande sull’out di destra a un utilizzo più centrale, a partita in corso, per sfruttarne l’intuito da finalizzatore.
“Baroni è un allenatore intelligente, capace di leggere le partite e di adattarsi all’avversario – ha ammesso Pedro –. Con lui ho un dialogo aperto e continuo: parliamo ogni giorno di tattica, di movimenti da fare in campo e di come creare spazi per gli inserimenti degli altri attaccanti. Mi ha promesso che non mi vedrà mai in panchina se non per scelta tecnica o di gestione del minutaggio.”
La società, dal canto suo, ha pianificato un mercato mirato: dopo aver praticamente blindato la difesa con l’arrivo di due centrali di qualità, il ds Fabiani si è concentrato sul centrocampo, lasciando a Pedro il compito di fare da “chioccia” all’interno del reparto offensivo. Il giovane Matteo Vianello, punta di diamante del vivaio biancoceleste, sarà il principale beneficiario dei consigli del veterano, mentre nei prossimi giorni è atteso l’arrivo di un esterno destro di piede mancino, in grado di affiancarlo e di fornire alternative al 4-3-3 futuribile di Baroni.
Reazioni del mondo biancoceleste
La tifoseria, da sempre calorosa e passionale, ha accolto con entusiasmo la notizia del rinnovo di Pedro ancor prima dell’annuncio sulla Nazionale. I gruppi organizzati della Curva Nord – storica anima del tifo laziale – hanno già preparato uno striscione che recita: “Pedro, tu sei la Lazio”. Il colpo d’ala sulla cittadinanza italiana e sul possibile debutto in azzurro ha reso il ritorno del giocatore ancora più epico, trasformando un uomo-simbolo in un vero e proprio eroe nazionale.
Il presidente Claudio Lotito, intervistato brevemente a margine dell’assemblea di Lega di ieri, ha definito Pedro “un patrimonio imprescindibile per questa società” e ha lasciato intendere che, una volta conclusa la carriera da calciatore, potrebbe essere coinvolto in un ruolo dirigenziale proprio nell’area sportiva del club.
Prospettive per la Nazionale italiana
Sul versante Azzurro, il ct Luciano Spalletti – subentrato sei mesi fa a Roberto Mancini – avrebbe già inserito Pedro nel progetto per la Nations League 2025/26. Pur consapevole delle critiche che scoppierebbero in caso di scelta di un oriundo ultratrentenne, Spalletti sembra intenzionato a premiare il carisma e la versatilità del calciatore. “Pedro può tornare utile, soprattutto negli spezzoni di gara in cui serve qualità e freddezza sotto porta – ha commentato ieri un collaboratore stretto del ct –. È un professionista esemplare, sa gestire i ritmi e le situazioni di alta pressione.”
Secondo le ultime indiscrezioni, l’inserimento nella lista dei 26 per la fase a gironi dell’Europeo 2026 non sarebbe escluso, anche se naturalmente molto dipenderà dalle sue prestazioni con la Lazio e dalla capacità di integrarsi velocemente in un gruppo che ha già avviato un ricambio generazionale netto.
Conclusione: un capitolo che si chiude, un altro che comincia
Con la firma sul nuovo contratto e l’annuncio di vestire la maglia azzurra, Pedro Rodríguez si appresta a vivere due stagioni da protagonista su due fronti diversi: da un lato la Serie A, con la Lazio chiamata a confermarsi nelle posizioni alte della classifica e a centrare l’obiettivo Champions League; dall’altro la Nazionale italiana, pronta ad accogliere un giocatore dal talento cristallino e dall’esperienza sconfinata.
“Mi sento a casa qui – ha chiuso il ventaglio di dichiarazioni –, ho trovato affetto, passione e rispetto. Non vedo l’ora di ricambiare ogni singolo tifoso, sia biancoceleste sia azzurro. Questa è la mia nuova sfida.” E allora, da settembre, il calcio italiano si preparia un doppio spettacolo firmato Pedro.